Episodio 1: Il Paradosso del Ponte Invertito

Sembra non-invertente, ma inverte. Un trucco? No, solo un’illusione topologica.

Un circuito che confonde forma e funzione.

[Leggi l’episodio completo →]

Il Paradosso del Ponte Invertito
 Il Paradosso del Ponte Invertito



Intro tecnica dell’episodio:

Nel silenzio di un laboratorio notturno, un circuito emerge tra le nebbie del datasheet. Quattro resistenze, due ingressi, un solo operazionale. Ma qualcosa non torna. Il segnale entra... e scompare. L’uscita è viva, ma sembra smentire ogni regola.

Questo è il Paradosso del Ponte Invertito. E solo chi osa guardare oltre il multimetro troverà la verità.


Descrizione del circuito “impossibile”:

Un amplificatore operazionale in configurazione apparentemente non invertente, ma con una retroazione “spezzata”.
Ecco la descrizione:

  • Ingresso collegato a entrambi i terminali tramite un partitore.

  • Feedback negativo incompleto, passa per una resistenza che porta… da di nuovo a ?!

  • Risultato: il circuito amplifica... ma con un guadagno che sembra negativo anche se il collegamento è non invertente.


Sfida per il lettore: 

  • Domanda 1: Qual è il guadagno effettivo del circuito? 
  • Domanda 2: Perché il segnale di uscita ha fase opposta pur non essendo in configurazione invertente? 
  • Domanda 3: Cosa succede se cambiamo una sola resistenza?

Fermati. Disegna. Pensa. Poi continua a leggere…



Soluzione guidata:

  • Analisi nodale.

  • Spiegazione concetto di “pseudo-configurazione”.

  • Il trucco è nella retroazione parziale e nel partitore sbilanciato.

  • Il circuito crea una forma di inversione apparente, ma il loop è chiuso in modo inusuale.

  • Risultato: il circuito amplifica... ma con un guadagno che sembra negativo anche se il collegamento è non invertente.


Analisi del circuito:

1. Configurazione apparente:

  • L'ingresso è collegato a entrambi i terminali dell'op-amp tramite due resistenze (R1 e R2).

  • Il feedback (Rf) non è diretto, ma "ritorna" al nodo di ingresso.

  • Sembra una configurazione non-invertente… ma il segnale si inverte!


2. Analisi passo-passo:

  • L’ingresso va simmetricamente ai due terminali: ciò crea un bilanciamento iniziale.

  • Il ramo di feedback chiude una retroazione negativa nascosta, passando per Rf in modo tortuoso.

  • Questo genera un comportamento simile a quello di un amplificatore invertente, ma mascherato.


3. Guadagno effettivo:

Se analizziamo i nodi con le leggi di Kirchhoff:

Quindi: comportamento invertente, ma ottenuto con un circuito “non convenzionale”.


4. Morale del circuito:

Questo schema è un perfetto esempio per spiegare:

  • L’importanza della topologia, non solo del punto d’ingresso.

  • Come il feedback negativo possa “nascondersi” ma dominare il comportamento del circuito.

  • Quanto sia sottile il confine tra configurazioni canoniche e “mutanti”.


Conclusione:

L’amplificatore operazionale è come uno specchio distorto: mostra ciò che c’è… e ciò che potrebbe essere.
Anche un ponte, se lo guardi dal verso sbagliato, può sembrarti un burrone.

E così il paradosso è svelato: non era il circuito a mentire, ma i nostri occhi a fidarsi troppo delle apparenze.

Commenti

Post popolari in questo blog

Esercizio 4

Esercizio 8