Episodio 2 – Il Fantasma del Guadagno Zero
Tutto al posto giusto, ma l’uscita resta muta. Silenzio assoluto. Ecco il colpevole.
Un solo componente in più… e l’amplificazione sparisce.
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Intro narrativa:
In un vecchio quaderno ingiallito, un circuito dimenticato si riaffaccia: elegante, preciso… ma con un problema inquietante. Non importa cosa metti all’ingresso: l’uscita resta muta, piatta, come se qualcosa nel silicio avesse spento la sua voce.
È un amplificatore con tutto al posto giusto. Eppure, il suo guadagno è… zero.
Descrizione del mistero:
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Il circuito ha un ingresso sull’ingresso non invertente.
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L’ingresso invertente è collegato a:
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il feedback
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una resistenza verso massa (GND)
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una terza resistenza che “drena” l’ingresso invertente verso terra.
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L’uscita è fissa, piatta.
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Apparentemente è un amplificatore non invertente classico, ma… non amplifica nulla.
Domande per il lettore:
1. Perché il guadagno è zero?
2. Qual è il ruolo oscuro della resistenza ?
3. Cosa succede se la eliminiamo?
Soluzione tecnica:
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L’ingresso non invertente riceve il segnale , quindi ci aspettiamo un guadagno classico:
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Ma il terminale invertente viene ancorato troppo saldamente a massa tramite .
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Questo rompe l’equilibrio tra i due ingressi. L’OpAmp cerca di bilanciare, ma non può:
il feedback non basta a portare vicino a . -
Risultato: il circuito entra in saturazione negativa o resta piatto se la configurazione lo forza a zero.
Guadagno effettivo:
Il nodo invertente non è più libero di "seguire" l'ingresso.
Il guadagno effettivo tende a zero, o diventa imprevedibile in base al valore di .
Morale del circuito:
L’equilibrio è tutto. In elettronica, come nella vita, anche una sola resistenza può spegnere una voce.
L’OpAmp non sbaglia: semplicemente non può più scegliere.
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